28 aprile 2012

Femminicidio

A quanto pare sono una sopravvissuta, l'ho scoperto ieri.
Ieri dicevo che bisogna avere un nucleo di muffa per dare e ridire, considerandola notizia, che Vanessa Scialfa è stata uccisa perché avrebbe chiamato il convivente "nell'intimità" con il nome di un ex.
La rabbia mista a dolore, un dolore che si sente nella mia carne di donna che sa da sempre, la mia carne che sente la carne delle altre donne.
Oggi arrivano da internet notizie di un cambiamento di rotta.
Così decido di guardare i giornali.
Trovo questo.
E il punto non è non dire la cosa, se la si ritiene una cosa da dire.
Il punto è come la si dice, e cosa quel come significa, e come quel come diventa asserzione.
Perché basterebbe aggiungere "con l'inammissibile alibi", "con la squallida scusa", "con il bieco pretesto".










29 aprile - Un aggiornamento perplesso
Noto con perplessità e frustrazione le discordanze tra le home e le prime pagine dei quotidiani.
Ieri l'Unità, che online titolava come ho indicato in questo post, aveva in prima un articolo di Zanardo sul Femminicidio.
Quale è, se c'è, la linea editoriale delle versioni online? A quale pubblico credono di parlare?

Valentina

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