1 ottobre 2011

Beatriz Preciado a Ferrara

"Instant post" about terrific Beatriz Preciado's speech at the "Internazionale" festival.
Un "instant post" sul meraviglioso intervento di Beatriz Preciado al Festival di Internazionale. Traduco - non letteralmente - dai miei appunti la risposta ad una domanda del pubblico, con il proposito di scrivere in seguito qualcosa di più sull'incontro (il qualcosa di più lo trovate qui).

Domanda/Question 
Perchè il femminismo non è entrato in una fase violenta?
Why feminism don't came into a violent step?

Beatriz Preciado
Tutta  la storia dell'occidente è una storia di politiche di guerra.
Ogni relazione di potere è stata instaurata attraverso la violenza.
Noi siamo state per troppo in una posizione di schiavitù, per questo abbiamo ideato delle tecniche per cambiare la società senza usare la guerra.
Il femminismo ha inventato qualcosa di diverso per trasformare la società senza guerra.
Noi abbiamo qualcosa da dire in questo momento chiave della storia.

The all history of the west is a history of war.
Every power relation was established through violence.
We being in the position of slave for too long, we have techniques for changing society without using war technique.
Feminism invented some different ways of transforming society without war.
We have something to say in this key moment of history.
Valentina

2 commenti:

I gatti non mordono ha detto...

Trovo che il contributo della Preciado al festival di internazionale, nell'incontro sul tema delle donne, sia stato molto interessante specie se facciamo riferimento al 'nostro' scenario politico/ di costume!
Aldilà dell'aspetto di genere, delle identità multiple e del concetto dei ruoli sessuali nella società, il punto di vista della Preciado è molto importante perchè potrebbe svelare una nuova chiave di lettura attraverso la quale affrontare la società post-femminista.
E' anacronistico affrontare il tema del femminismo in una società in cui le donne lavorano (si fa per dire) e di fatto "possono fare ciò che fanno gli uomini"? No, se si fa riferimento al concetto che non esiste un modo di intendere la donna. Non esiste un modo per intendere l'uomo, non esistono ruoli predefiniti.
La sessualità è un luogo di produzione del piacere.
Se questa produzione di piacere potesse interessare in maniera culturale e concettuale anche la sfera femminile e potesse farci superare quel binomio sociale in cui in qualche modo la donna deve rientrare (almeno in italia) e ovvero la donna madre / la donna escort...allora potremmo attestare di vedere riconosciuta una qualche emancipazione in questa società.
Bisogna fuoriuscire dai canoni steoreotipati; come è pur vero che bisogna definire le categorie per poterle criticare e studiare.
Il neo-femminismo è una cosa che riguarda gli uomini come le donne; deve estendersi alle categorie precarie, ai giovani che non hanno lavoro e che stentano a vedere riconosciuti i loro diritti sociali.
Parlare di femminismo vuol dire in parte smetterla di posizionare le donne in delle categorie; vuol dire smettere di pensare alla donna intrisa di quelle caratteristiche che hanno fatto di essa stessa uno stereotipo.

slavina ha detto...

io aspetto con ansia il post lungo :)