17 luglio 2012

Laurie Penny: "Quand'è che il femminismo ha così ristretto i suoi orizzonti...?


"When did feminism narrow its horizons so that the absolute maximum we're prepared to fight for is the rights of a minority of women to be admitted into a sexist labour market whilst managing the school run on the side? "
The Independent

Onore a Laurie Penny, che nel suo articolo  (tradotto in Internazionale di questa settimana contestualmente a quello di Anne-Marie Slaughter cui il pezzo di Penny si riferisce), si e ci chiede:
"Ma vorrei sapere, quand'è che siamo diventate così poco ambiziose? Quand'è che il femminismo ha ristretto i suoi orizzonti al punto che il massimo assoluto per cui siamo disposte a combattere è il diritto di una minoranza di donne a essere ammesse in un mercato del lavoro sessista e intanto gestire anche la vita scolastica dei figli?". E prosegue: "Se dovessi inventare un modo per togliere forza al femminismo in quanto movimento socialmente utile, ecco che farei: fisserei un ridicolo standard di realizzazione personale e professionale che fosse irraggiungibile per la stragrande maggioranza delle donne non ricche, non bianche e non dell'alta borghesia, e lo chiamerei "avere tutto".
Su questo blog tempo fa abbiamo parlato del 'volere tutto', più che dell'avere tutto', e non sono esattamente la stessa cosa. E però dell'intervento di Penny mi piace il richiamo al femminismo all'essere un movimento socialmente utile, cioè capace di esprimere una critica motivata e profonda ai meccasmismi della crisi presente, più che essere la vetrina più o meno patinata del "successo" di alcune. Primo perché del successo ce ne facciamo un tubo, vogliamo felicità e libertà, e secondo perché del successo ce ne facciamo un tubo, vogliamo lavoro, giustizia, un'economia diversa: "Se il massimo che può raggiungere il femminismo moderno è la liberazione personale per un pugno di privilegiate nel quadro di un mercato del lavoro pensato da e per i maschi ricchi, allora possiamo tutte tornare in cucina". Well said, Laurie.
Paola

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