Oh poor man! Every single waste can be explained with a teasing women, advertising docet.
Nel nuovo (e, pare, costosissimo) spot previsto dalla campagna informativa contro l'uso di droghe promossa per il 2011 dalla Presidenza del Consiglio, un giovane maschio aitante dalla faccia pulita sta andando a sciare con gli amici. Prima di partire si compra le pasticche: la ragazza acqua e sapone che gli siede accanto lo guarda con esplicita riprovazione. La pasticca è una modella bellissima e vistosa che fasciata in un giubbotto bianco con risvolti di pelliccia da vamp lo avvolge in un abbraccio mortifero sui campi da sci, trasformandosi in un essere mostruoso.
Epilogo edificante: il bel ragazzone getta i pericolosi confettini colorati nel fuoco e la brava ragazza del sedile accanto ricomincia a sorridergli.
Non dovrei essere stupita, ma ancora mi sorprende e mi sconcerta la persistenza di un immaginario così tenace sulla pericolosità della ingannevole seduzione femminile: la droga, che ti promette piacere e in realtà ti ammazza, è la femme fatale che adescandoti ti succhia il sangue e la vita. Di più: tra la Scilla della bellona demoniaca e la Cariddi della brava ragazza che “queste cose non si fanno” al nostro bellone non restano molte alternative per incontrare una donna vera. Fatti la tua vita, caro: esci dall'incubo governativo, magari non solo forse le pastiglie non ti serviranno più, ma capace forse che persino ti diverti.
Paola
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