Oggi 6 giugno una giornata fitta di eventi in tutta Italia
per lancio della campagna nazionale contro l’obiezione di coscienza in sanità
della Consulta nazionale di Bioetica “Il buon medico non obietta”
Pubblichiamo una parte del bel “Manifesto contro l’obiezione
di coscienza in sanità”
“Chi nega il diritto all’obiezione di coscienza in sanità
non intende negare il valore dell’autonomia personale ma è impegnato nella
difesa dei diritti civili fondamentali. Il diritto all’obiezione di coscienza
poteva avere un senso quando la legge 194 è stata approvata perché andava a
incidere sulla vita di quelle persone che avevano scelto di fare il medico
quando l’interruzione di gravidanza non era permessa. Oggi non c’è più bisogno
di riconoscere un diritto all’obiezione di coscienza in quanto chi contesta
l’accettabilità morale dell’interruzione di gravidanza può sempre scegliere una
professione o specializzazione non coinvolta in questa pratica. Per altro, chi
afferma il principio che gli operatori sanitari abbiano il diritto di agire
conformemente alla propria coscienza non considera che dovere prioritario
dell’operatore sanitario è quello di rispettare la libertà, la salute e i
diritti dei pazienti. Chi per ragioni di principio o di convenienza non è
capace di farlo non è un buon medico.”
Qui il link al sito della Consulta
Qui il link al blog Antiviolenza di Luisa Betti che commenta
e dà conto ampiamente dell’iniziativa.
Paola
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