“A me pare che nelle società complesse, sempre in bilico tra autoritarismo e individualismo – e, del resto, inclini a praticare ambedue – una possibile via d'uscita sia nella pratica e nel riconoscimento della parzialità, e nel metodo della loro combinazione, assemblaggio,sintesi, patto, coalizione, ecc.
Questo vuole una cultura politica delle parzialità, della rinuncia a rappresentanze general- generiche,
del discorso “universale”. È appena necessario dire che non vi sono né forme né metodi della rappresentanza, della pratica e della parola politica che rispondano all'esigenza della parzialità (…) Una composizione multipla dei poteri dei poteri non si è ancora mai vista e le coalizioni sono forse così rissose e indistruttibili perché si sostengono e si respingono sulla comune pretesa di essere ciascuno rappresentativo della generalità più di qualsiasi altro, o più ampiamente o più veramente o con maggiore intelligenza e radicamento.”
da Lidia Menapace Economia politica della differenza sessuale 1992
Paola
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